Air. Una boccata d'aria by Lou Abercrombie

Air. Una boccata d'aria by Lou Abercrombie

autore:Lou Abercrombie [Abercrombie, Lou]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2023-06-21T00:00:00+00:00


Alta marea: 08.02

Altezza: 6,00 m

Bassa marea: 14.21

Altezza: 1,50 m

Alta marea: 20.19

Altezza: 6,20 m

Luna gibbosa calante

Alba: 05.34

Tramonto: 21.21

Alba lunare: 21.24

Tramonto lunare: 08.58

Rivalità

Il pomeriggio seguente sono di nuovo a Old Barn. Adele va a prendere Shiv a scuola e io faccio da baby-sitter a Sprout mentre il padre, Simon, è impegnato in una chiamata di lavoro. Comincio a sentirmi come se abitassi qui.

Sguardo in camera. Magari.

«Sei contenta che Shiv torni a casa?»

Sprout scuote la testa. «Mica tanto.» Poi, sbattendo la penultima carta sul tavolo di cucina, grida «Uno!» e scoppia a ridere.

A un tratto si adombra. «L’ultima volta che l’ho vista mi ha picchiata.»

«Non è molto carino» dico. «Perché lo ha fatto?»

Sprout alza le spalle. «E chi lo sa. Perché ti interessa tanto?»

«Stavo solo pensando che siccome ha la mia età…»

«Non le piacerai» dice subito Sprout. «Lei è una snob e tu sei… diversa. Scusami.»

«Ah» mormoro, e mi sgonfio subito. Pensavo che avremmo potuto essere amiche, ma ora non ne sono più tanto sicura…

«Non essere triste» dice Sprout, che corre a gettarmi le braccia al collo. «Ci sono sempre io. E sono la tua prima amica, vero?»

Sorrido. «Certo, sì. Perché questo abbraccio?»

«Hai detto che ti piace essere abbracciata» risponde, e non riesce a soffocare una risatina. La fisso con gli occhi ridotti a una fessura.

«Volevi guardarmi le carte per essere sicura di vincere» dico, incredula. «Hazel Quarter…»

«Sprout, che stai facendo?»

Appena la sorella maggiore entra in casa, Sprout cambia atteggiamento. È come se fosse di nuovo la piccola della famiglia; lancia alla sorella uno sguardo indisponente e cerca la mia attenzione.

«Sprout, lasciala andare» sbuffa Shiv, cercando di staccare le mani della sorella che mi stanno strangolando. «Adesso esageri. Ciao» dice con un sorriso sghembo. I capelli castani le arrivano alle spalle e incorniciano un viso amichevole: non è esattamente il malefico troll descritto da Sprout. «Io sono Shiv.»

«Lei è Coco» dice Sprout, mettendosi tra noi. «Lei è nuova qui ed è mia amica. La mamma non te ne ha parlato?»

Shiv ride: «Sì, per tutto il viaggio».

Faccio un passo avanti, come se avessi appena ricordato l’imbeccata. «Ciao, Shiv» dico, e la saluto con i miei soliti baci volanti, ma lei si sposta e finisce per baciarmi sulla bocca, e diventa rossa come un peperone fino alla punta delle orecchie.

«Non dovresti baciarla sulle labbra, Shiv» ride Sprout, maliziosa. «Ma non sai proprio niente?»

«Ne so molto più di te» ribatte la sorella, e le dà un leggero pugno sul braccio.

«Ahia!» strilla Sprout: una reazione del tutto esagerata. «Che male!»

«Smettila.»

«Mi hai fatto malissimo» insiste Sprout. «Mammina!» grida, ed esce di corsa. «Mammina! Shiv mi ha picchiata!»

«Scusami per lei» ride Shiv. «È un po’ melodrammatica.»

«Già» dico. «Da come ti ha descritta quasi mi aspettavo che uscissi da una nuvola di fumo nero.»

Ridacchia. «Non dirmi niente! Ti avrà raccontato che non la faccio entrare in camera mia e che le dico sempre di levarsi dai piedi.»

«Più o meno.»

«Sprout viene in camera da me ogni singolo giorno, alle sei in punto, e mi tormenta perché vuole giocare» spiega Shiv. «Poi tocca tutte le mie cose, anche i trucchi.



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